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Il Green Day Authority intervista i Green Day – Terza Parte

Il The Green Day Authority ha pubblicato la tera parte dell’ ESCLUSIVA intervista che J’net Newton ha fatto ai Green Day, lo scorso 12 agosto, quando si trovavano ad Omaha —-> PARTE 1:  & PARTE 2:

J’NET: I Green day sono arrivati molto lontani [ dal loro esordio]. All’epoca che cosa sognavate?Si è realizzato tutto? E ci sono sogni che ancora volete portare a compimento?
 
TRE: Pizza!
 
J’net: Davvero? Non hai ancora mangiato una pizza?
 
[Tutti ridono]
 
MIKE: All’epoca ci si diceva, ‘Possiamo fare un spettacolo? Possiamo entrare al 924 Gilman? ” Quello era il nostro obiettivo. E ‘sempre come una serie di obiettivi – tipo’ Andiamo a fare un tour ‘. “Oddio, come sarebbe suonare proprio in quel locale?” Forse è una città diversa – o in Europa! “Andiamo in Europa e facciamo un tour Europeo!” C’è sempre qualcosa che deve ancora essere fatto. Ci piace solo mantenere le cose emozionanti. Anche dal vivo – anche dal vivo, se ci sembra che qualcosa non sia entusiasmante, o che qualcosa non stia andando bene, facciamo in modo di cambiare le cose perché ci piace vivere il momento. La vita dovrebbe essere eccitante.
 
J’NET: [a Tre] Quando hai dato le bacchette a quella bambina la scorsa notte (a Kansas City) …
 
MIKE: Gliele ho date io. Ma Tré lo fa ogni sera, comunque. Uno di noi lo fa sempre.
 
[Cosa è successo?: A Kansas City, c’era una bambina che è stata sulle spalle di suo padre durante gran parte dello spettacolo, anche se la sicurezza ha cercato più volte di convincerlo a metterla giù. Ad un certo punto, il tecnico del basso di Mike è entrato nell’area riservata alla sicurezza e si è sporto per consegnargli un paio di bacchette ].
 
MIKE: Le usava battendo a colpo di musica sulle spalle di suo padre! Molta gente lo sa, ma ogni notte Tré nasconde un paio di bacchette sotto ai posti a sedere
 
J’NET: Sai sempre se qualcuno le trova?
 
TRE: Beh, ho messo un hashtag per questo e qualche volta qualcuno mette un’immagine con #TreCoolsHiddenSticks se le ha trovate.
 
J’NET: Vorrei solo sapere – se nessuno le pubblica, sono state trovate? Dovrei tornare indietro e vedere se sono ancora lì. [ride]
 
TRE: Qualcuno le troverà. Le metto sotto alle sedie.
 
MIKE: Alla fine. Qualcuno le troverà – come ad un show di Usher
 
J’NET: O una partita di hockey.
 
[Risata]
 
J’NET: Devo parlare dell’induzione nella Rock & Roll Hall of Fame e dell’esibizione alla House of Blues Cleveland. Che spettacolo! Riversavo il mio entusiasmo sulle persone che erano accanto a me, perché ogni volta che è accadeva qulcosa di interessante, afferravo la persona accanto a me inziando a scuoterla “Oh mio Dio! Oh mio Dio!” Quello è stato incredibile. Voglio chiedere come vi siete sentiti, ma sono sicura che tutti lo riteniate incredibile. Ma avreste mai sognato di essere lì un giorno? E cosa vi ha dato l’idea di esibirvi come Sweet Children, e poi c’è stato Tim [Armstrong dei Rancid ] che è venuto a cantare … per festeggiare, celebrando l’evento!
 
BILLIE: Penso che sia stato un “riportare tutte le cose a casa”, per citare Bob Dylan [ ‘bringing it all back home,’ ] . Mi dicevo come, “facciamolo in modo che sia il più divertente possibile”. Basta divertirsi e fare quel che si può … c’è tanta tensione con tante band che sono andate nella Rock and Roll Hall Of Fame che non puoi letteralmente farle stare nello stesso posto contemporaneamente. E qualcuno rimarrà a casa. E per noi, era l’opposto di quello. Preferirei più ricordare come siamo arrivati. Inizi a suonare che sei soltanto un ragazzino in una band, ed è la cosa più emozionante al mondo. Ed è importante ispirare le persone affinché capiscano che è la cosa più emozionante al mondo”
 
J’NET: Ascoltate un genere di musica che crediate possa stupire le persone, se lo sapessero?
 
MIKE: Tutti i tipi di musica. Mi piacciono le canzoni quando sono valide. Non mi importa se sia country – o l’altra sera che Tre è uscito ed è andato in un jazz club, e poi Jason ed io siamo usciti andati nello stesso locale dopo che lui e sua moglie se ne erano andati – lo stesso jazz club e non sapevamo nemmeno che ci erano andati. E abbiamo visto una band incredibile a Kansas City.
TRÉ: Mi piace l’opera tedesca e italiana.
 
J’NET: Davvero? Sul serio?
 
TRE: [ride]
 
J’net: Oh … ecco QUESTO potrebbe sorprendere le persone.
 
TRÉ: No … soloi tedeschi. [ride]
 
J’NET: Beh, io stessa sono una fan dell’ italiana.
 
TRÉ: É tutto greco per me! Musica incomprensibile.
 
BILLIE: Mi piace andare in profondità con la ricerca di oscure power-pop bands …
 
TRÉ: Billie fa le migliori playlist. E lui è il miglior DJ.
 
BILLIE: Ho appena letto questo libro chiamato Never a Moment Dull Never a Dull Moment [‘Never a Dull Moment: 1971 The Year That Rock Exploded,’ di David Hepworth] e parla della musica in voga nel 1971, quindi ho messo insieme una playlist di tutta quella roba. Mi piace fare le mie … è divertente, perché ognuno ormai fa le proprie playlist e le mette su su Spotify o roba simile, faccio playlist e le condivido con i miei amici
 
BILLIE: Sì, e ci sono tutti tipi di cose diverse, sia come Joni Mitchell e Linda Ronstadt, ad esempio… Foghat e T.Rex. È divertente ascoltare. Soprattutto all’epoca, c’era una certa quantità di persone – le persone erano disinibite. Se ascolti Marvin Gaye che canta ”What’s Going On?,”, Non c’è nessuna consapevolezza in una canzone del genere e di quello che accadeva in quel periodo. Penso che al giorno d’oggi la musica sia tanto più visiva o qualcosa del genere, rispetto ad un tempo. Alcune delle cose del passato sono semplicemente di ispirazione
 
J’NET: E tu hai molte influenze, posso sentirle nella tua musica. Ci sono piccoli pezzi che suonano come un qualcosa di country e piccoli pezzi che suonano come diversi generi. Lo hai preso dalla tua famiglia, o era la roba che ti circondava? O altro?
 
BILLIE: Beh,è la roba che girava nella mia famiglia – e penso che quando ero un ragazzo ho sempre voluto essere l’unico che ascoltava qualcosa di diverso. Così, quando i ragazzini ascoltavano Kool and the Gang, io ascoltavo AC/DC e Eddie Van Halen o cercavo di essere il primo nella mia scuola superiore a scoprire il punk rock ed altra roba alternativa. Nessuno a Rodeo aveva un’idea di chi fossero i The Replacements e gli Husker Du (band). Ero come l’unico ragazzo punk nella mia scuola superiore. E la John Swett [High School] aveva … 400 persone, 350 al massimo.
 
MIKE: Davvero? Pensavo fosse più grande. Se ci pensi sono comuqnue un sacco di persone.
 
BILLIE: Sì, c’erano 80 persone in una classe di laurea.
 
MIKE: E poi c’era questo ragazzo in quella scuola superiore [che era punk].
 
BILLIE: E la metà di loro si è laureata. [Ride]”
 

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