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Il Green Day Authority intervista i Green Day – Prima Parte

Recentemente il The Green Day Authority ha chiesto al management dei Green Day se fosse possibile ottenere un’intervista esclusiva per il GDA, per la prima volta. Dopo qualche coordinamento, è stato concordato che J’net avrebbe potuto intervistarli ad Omaha ( il 12 agosto scorso). J’net racconta: “L’accordo era che uno dei tour manager mi incontrasse all’entrata posteriore del CenturyLink Center Omaha prima del soundcheck. Dopo aver attraversato due livelli di sicurezza, è esattamente quello che è successo. Ero l’unica persona non della crew al soundcheck (!) *** Dopo il soundcheck, sono andata in una stanza con un divano e qualche sedia. Ero molto comoda e sono stata aiutata per installare la mia apparecchiatura di registrazione. In pochi minuti, sono entrati Billie, Mike e Tré. Devo dire che, in tutte le volte che li ho visti, non sono mai stati così al loro meglio. Sembravano rilassati, felici e in buona salute. Tutti si sono seduti ed abbiamo iniziato. A parte il poco tempo (però, per essere onesti, avrei impiegato ore per fare tutte le mie domande), sono abbastanza soddisfatta del risultato. I ragazzi erano così incredibilmente belli e sembravano molto interessati nel periodo di tempo in cui siamo stati insieme. Pensavano veramente alle loro risposte e sembravano godere della discussione. Ecco la prima parte dell’intervista: abbiamo parlato di musica, tour e spettacoli speciali.

J’NET: Ragazzi, lavorate così duramente e noi possiamo vederlo chiaramente. Durante gli spettacoli, date le vostre emozioni al massimo,date voi stessi, e mettete la vostra energia vitale in quello che fate. Cosa vi spinge ad andare avanti con così tanta passione in quello che fate?

MIKE: Lo hai già detto tu, ‘passione’. Sappiamo solo lavorare in questo modo – dando il 100%. Ci immergiamo totalmente [ in quello che facciamo], credo.

TRÉ: Siamo fatti così

MIKE: La musica ci smuove allo stesso modo con l’energia della folla.

BILLIE: Sono d’accordo. Ci piace ciò che facciamo. Penso che ci siano stati anche momenti in cui ho pensato: “Forse farò le cose con più calma questa sera”, e poi appena sali sul palco, tutto si riduce a “Vai. Le cose vanno da sole!” È una risposta del tutto naturale per me. Non ho davvero nessun altro modo per spiegarlo.

MIKE: Penso sempre, “non so se sarò sempre in grado di dare quello che oggi è il 100%, ma darò sempre il 100% di quello che ho da offrire”. Non credo che la nostra macchina lavorativa sappia gestire le cose in modo diverso

J’NET: Beh, è ​​fantastico. I vostri fan lo apprezzano tantissimo. Sapete talvolta mi piacerebbe che voi poteste stare in fila [ per i concerti ] con i fan!!! Andiamo in coda il prima possibile e progettiamo la tappa successiva … “Beh, guideremo verso Kansas City non appena lo spettacolo sarà finito …”

MIKE: Dovresti filmare qualche cosa. Non lo vediamo mai, sarebbe bello! Filma alcune di queste interazioni, e magari pubblica alcune di queste cose, sarebbe pazzesco!

BILLIE & TRÉ: Si!

J’NET Sarò felice di farlo, sì. Voglio dire, tutti lo sarebbero, anche le persone che sanno come funziona [la roba tecnica] … come Billie, è abbastanza bravo con tutte le dirette di Facebook e Instagram.

BILLIE: Sì, sto diventando piuttosto bravo – Billie Joe Zuckerberg!

J’NET: Giusto … ‘Adesso dove è il tasto per spegnere?’

BILLIE: Grazie a Dio ho due figli, amici! Possono spiegarti tutto.

MIKE: Devo chiamare mia moglie [ride]. Mia moglie è ancora giovane, sa come funziona quella merda!

 

J’NET: La musica è un’esperienza emotiva e alcune delle tue canzoni sono molto emozionanti. Ti senti mai sopraffatto dall’emozione quando stai suonando, o sei in qualche modo in modalità esibizione, in modo da poterci passare sopra?

BILLIE: È proprio così. Come quella linea ‘I’m like a son that was raised without a father,’ innesca qualcosa in me. Anche con Forever Now, e anche ultimamente mentre suono ’21 Guns in chiave acustica … quando mi sento in uno stato emotivo è quando sento la gente cantare – quando sento le loro forti voci. Penso che con i Green Day creiamo un’atmosfera più vicina a una folla europea quanto più è possibile farlo – con la gente che canta, quasi come un inno di calcio. E mi piace vedere persone che normalmente sono auto-consapevoli quando vanno fuori di testa. Cerco di spingere la gente a perdere il controllo quando vengono ai nostri spettacoli. Alcune notti, le persone sono così cariche di energia, tanta energia che non sapevano nemmeno di avere dentro di loro. E cerco di convincere la gente a ballare come se nessuno li stesse guardando e cantare come se nessuno li stesse ascoltando – basta fare quello che ci si sente!

J’NET: Hai dei momenti preferiti che ti piace ricordare?

BILLIE: Spaccare la mia chitarra contro il Subaru solo l’altra sera è stato piuttosto divertente. [Ride] È stata la prima volta, non lo avevo mai fatto prima: GUARDA IL VIDEO: http://bit.ly/2vlcomT

MIKE: Ci sono momenti preferiti per ogni spettacolo. Andiamo nel backstage dopo i concerti e parliamo di tutte le cose che sono avvenute.

BILLIE: Ci sono tante cose diverse che vediamo accadere tra la folla. C’era un ragazzo che era come un ex-hippie che era al concerto l’altra sera, penso a Portland. Era dietro e ho potuto vederlo ballare e cantare tutta la sera. Probabilmente aveva la stessa età di mio fratello – circa 65 anni, ed era divertente solo guardarlo. Questo è il genere di cose che mi piace ricordare. 

Tornate a trovarci su Green Day Italian Rage And Love per la traduzione della seconda parte, molto presto.

 

 

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