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Il Green Day Authority intervista i Green Day – Quarta Parte

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Questa è la quarta ed ultima parte dell’intervista che J’Net Newton del Green Day Authority ha fatto in esclusiva ai Green Day lo scorso 12 agosto ad Omaha. Nelle precedenti parti si è parlato con la band circa i loro obiettivi passati e le radici musicali di ciascuno dei ragazzi, del loro documentario Turn It Around e dei live

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In questa ultima parte sono state inserite alcune cose che non fanno parte dell’intervista stessa. All’inizio della trascrizione sotto, J’net sapeva che le rimaneva poco tempo per intervistare la band . Così sia mentre ha avuto modo di scattare una foto con il gruppo sia quando si stava facendo autografare una t-shirt, ha sfruttato ogni secondo per continuare a parlare

J’NET: Quindi, ho una domanda più veloce e questa è una cosa che mi sono sempre chiesta – quando Mike ha cantato la seconda metà di ‘American Eulogy’, tu Billie, l’hai scritta sapendo che sarebbe stato lui a cantare quella parte? O è una cosa venuta da sé…voglio dire… era una cosa personale per Mike? Perchè il modo in cui canta…sembra faccia ruggire il testo, sembra molto … significativo

BILLIE: Beh, l’ho semplicemente scritta e gli ho chiesto se voleva cantare quella parte [ride]
MIKE: Credo che devi cantare in base alle necessità del testo stesso. Tendo a cantare … come una bambina a volte. [ride]

J’NET: Non in QUELLA canzone.
MIKE: Sì, ma ero consapevole che, “Questa canzone non è fatta per essere cantata come una bambina”. Oppure, sarebbe stata una bambina con carattere da vendere.
BILLIE: Se pensi a ‘Outsider’ dei Ramones, e come DeeDee cantava il bridge, da più senso al tutto. Sono cose che avvengono nelle band. E che altro? “I Was There” – Mike lì canta il bridge

J’NET: Sì. Beh, tu [Mike] canti ‘quella parte’ di American Eulogy ‘come se fosse stata scritta solo per te. Me lo ero sempre chiesto….
MIKE: [gongolando] Beh, grazie! Un mio amico l’ha scritta per me! … Hey Billie, ho un’idea! Possiamo andare avanti, dammi il cinque!

J’NET: Allora Tré è forse giusto per te il momento per la pizza che non hai mai mangiato prima [ dovete leggere le TERZA PARTE per capire di cosa parlano, ndr]?. Qualche ultima cosa che vogliate dire ai lettori del Green Day Authority?
MIKE: Solo che li apprezziamo e che dovrebbero essere buoni tra di loro e guardarsi le spalle l’un l’altro online e offline. Ma diamine se li apprezziamo, perché questa è la nostra comunità. Siete grandi cazzo. Li vedremo in tour.
BILLIE: Penso che per me come musicista, è sempre importante essere prima di tutto un fan. Perché sono ovviamente un grande fan delle persone che mi piace ascoltare e cose così. Detto questo, la pensiamo allo stesso modo e siamo spiriti affini

 

Così finisce l’intervista vera e propria, anche se c’è stato ancora modo di parlare quando J’net  h chiesto ai ragazzi di fare con lei una foto veloce. Poi, l’inegnere del suono e fotografo Chris Dugan ha rammentato a J’net  che aveva una maglietta da far vedere alla band. Era di Jack Yates, straordinario editor del GDA,  di Omaha. La sua maglia parecchio vecchia, risale al primo tour dei Green Day – la band l’ aveva fatta stampare a mano, all’epoca. Pensava che gli avrebbe fatto piacere vederla e magari autografarla per lui (cosa che hanno fatto gentilmente). Tre scherzosamente ha scherzato dicendo che quella maglietta non aveva più di sei mesi. Mike ridendo ha detto che ha ancora lo stencil originale di stampa utilizzato per fare la maglietta

Mentre i ragazzi stavano firmando la maglia di Jack, J’net si stava sistemando la maglietta di “Still Breathing”, che potete vedere nella foto ad inizio articolo. I ragazzi l’hanno adorata, e J’net ha spiegato che proveniva dal  Museo Woody Guthrie a Tulsa, Oklahoma, da dove proviene. Mike ha detto entusiasta che la famiglia di sua moglie e tutta la famiglia di Billie sono dell’ Oklahoma.

Questo ha spinto Billie a raccontare una storia divertente.

BILLIE: Sì, mia mamma è di Sperry, Oklahoma … Oh, siamo andati – questa è una storia divertente. Quando eravamo lì, cercavo di trovare dove stava la casa di mia madre – era come, credo, a circa 15 minuti da Tulsa. E siamo andati in una scuola superiore, e tutta la gente che parlava diceva che era come un luogo di sepoltura per i nativi e cose simili. Quindi ne stavamo cercando uno in particolare. Così andammo alla Sperry High School e parlammo con gli amministratori, e uscii e all’improvviso era come se si fosse scatenato qualcosa, “Oh mio Dio, è qui!” sono corsi fuori ed uno ha detto: “Sei tu … Bruno Mars … o il ragazzo in Green Day!” [Ride]
BILLIE:Bruno! Bruno! Bruno Joe! ”
TRE: [Ride] ‘Bruno Joe.’

Ora, mentre stavano ancora autografando la maglietta di Jack, J’net si stava preparando a chiedere la sua prima foto con i Green Day ed hanno avuto questa discussione esilarante

J’NET: Avete idea di quanti vostri testi siano ascoltati in modo sbagliato?

BILLIE: Sbagliato?

MIKE: Intendi dire fraintesi?

J’NET: No, come quando le persone le ascoltano e credono che voi stiate dicendo qualcos’altro [ Per intenderci…quando il testo viene tradotto/interpretato in base a come lo si sente ]

TRE’: Ah è divertente

J’NET: Come ‘Gotta know the enemy … raw ham.’ 

BILLIE: Raw Ham?

TRE: Raw Ham!

J’NET: E ancora, ‘Somebody take my pants, I think they’re falling off … into a state of regression.’

MIKE [ cantando]:  ‘Somebody take my pants, I think they’re falling off, into a state of regression.’

[Ridono ]

BILLIE: È incredibile. Bella questa.

J’NET: Un giorno mio figlio è venuto da me e mi ha detto di aver sentito [ canta waiting ]:  ‘Dump truck! Color me stupid!’ [ quindi per farvi capire si sente dire Dump Truck/camioncino al posto del corretto Dumbstruck, ndr ]

BILLIE [ ride ]: Oh, dump truck! 

J’NET:  I cittadini britannici sentono ‘I wore cologne, I wore cologne’ [in ‘Boulevard of Broken Dreams’]

BILLIE: Oh wow…

J’NET: Ed in Welcome To Paradise — ‘Pay attention to the cracked streets and the broken gnomes.’ 

TRE: Inquietante davvero [ ride ]

BILLIE: Bello. Lo avevo già sentito. Credo di aver visto un meme.

J’NET: Me lo chiedevo perchè … quando esce una nuova canzone, prima che i testi siano pubblicati, tutti cerchiamo di capire: “Che cosa stanno dicendo? Cosa stanno dicendo?”

BILLIE: la prossima volta li scriveremo diversi. Saranno testi completamente diversi.

TRE: Manderemo a fanculo i testi

J’NET: Oh sì, bene. Sarebbe grandioso.

TRE: Torneremo ad avere sei anni e li scriveremo in base a quello che potrebbero capire, e allora così avremo i testi.

J’NET: Sarebbe fantastico! 

Ad un certo punto nella discussione J’net ha detto ai ragazzi che quello di Ohama avrebbe potuto essere il suo ultimo concerto per un po’ di tempo. lei gli ha detto: “Un mio caro amico ha un biglietto per me per lo show di Rose Bowl, ma non so se posso permettermi di arrivare, quindi questo potrebbe essere l’ultimo per un po ‘. Dopo di che, si sono preparati a fare la foto, che Chris Dugan gentilmente ha scattato. Mike le ha suggerito di sedersi sulla sedia, e tutti si sarebbero messi attorno a lei. Una cosa davvero carina per la nostra amica J’net.

Poi, siccome aveva parlato con la superfan Fran Green, in coda fuori quel giorno, ha detto: “Conosci quella ragazza… Fran con lunghi capelli castani che è sempre all’angolo della passerella?”

BILLIE: Oh, la conosco, è fantastica! È sempre lì che vorrebbe salire a cantare qualcosa, ma mi piace molto la sua energia proprio… lì in un angolo.

MIKE: Chi è?

BILLIE: Ha un piercing al labbro.

MIKE: Oh sì! [sorridente]

J’NET: Beh, oggi è il suo 50esimo concerto!

BILLIE: Il cinquantesimo? Davvero?

J’NET: Sì, e non si ferma mai in nessun albergo  – dorme sola in strada o in macchina.

BILLIE & MIKE: WOW.

TRE: Sembra che qualcuno abbia bisogno di una doccia! “

Infine il tempo a disposizione per J’net è giunto al termine. Li ha ringraziati ed è andata via. Mentre stava per andarsene dalla stanza, Tré è tornato con sua moglie Sara e gliel’ ha presenta. Hanno chiacchierato per alcuni minuti. Mentre me ne stavo andando, Tre ha allungato il collo per dire: “Ci vediamo al Rose Bowl”.

Dopo tutto questo, J’net si è recata nel parterre dell’arena e ha chiesto di scegliere il suo posto. Più tardi, ha raccontato J’net dopo che tutti erano entrati, non ha potuto vedere Fran nel suo solito posto, e  ci è rimasta male perché pensava che … conoscendo la band, probabilmente avrebbero fatto qualcosa di speciale per lei se fosse stata lì. Beh, Billie è riuscito a trovarla sulla passerella, le ha augurato buon 50 ° spettacolo e poi ha iniziato a cantare “Happy Birthday” per lei!  Tré le ha anche dato un tamburo autografato la notte successiva a St. Louis, ed infine Fran è riuscita a salire sul palco. I ragazzi sono davvero i più dolci e amano tanto i loro fan!

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