REVOLUTION RADIO: Le prime recensioni dall’ascolto in anteprima alla Warner
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Lunedì 3 ottobre nella sede di Warner Music Italy a Milano, si è svolto l’ascolto in anteprima del nuovo album dei Green Day “Revolution Radio”, in uscita domani in tutto il mondo.
Alcuni fan italiani della band hanno potuto accedere all’ascolto esclusivo, dopo essere stati selezionati tramite un contest in collaborazione tra la Warner e GreenDayItaly.com Green Day Italian Rage and Love, il Fanclub italiano del trio punk californiano.
In contemporanea all’evento italiano, i fan statunitensi hanno ascoltato l’album in anteprima in tre eventi esclusivi a Los Angeles, Chicago e New York.
L’appuntamento alla sede italiana della Warner era per il primo pomeriggio. I fortunati vincitori del contest hanno ascoltato in streaming l’intero disco, leggendo i testi dalla cartella stampa dell’album, nella splendida cornice del terrazzo della Warner, che si affaccia su tutta Milano. Sono stati forniti i dati per accedere a un sito dove era stato caricato per l’occasione il nuovo lavoro dei Green Day, quindi cuffie e subito “Play”!
Un primo ascolto davvero emozionante per questi ragazzi, che già tra un pezzo e l’altro hanno iniziato a scambiarsi opinioni a caldo, carichi di entusiasmo per quello che stavano ascoltando.
Durante tutto l’evento sono state effettuate delle riprese da un giornalista di Panorama, che subito dopo la fine dell’ascolto ha intervistato i ragazzi sulle prime impressioni sul nuovissimo “Revolution Radio”.
La giornata si è conclusa con una grande armonia ed entusiasmo per l’esperienza appena vissuta da parte di tutti i partecipanti, uniti da una grande passione che ormai da decenni lega migliaia di fan di tutto il mondo ai Green Day, ed è questo è il potere della musica.
Dopo l’ascolto, GreenDayItaly.com ha raccolto i primi commenti a caldo dei ragazzi presenti, le emozioni che hanno provato e le opinioni sul disco.
La nostra impressione è che siamo di fronte ad un grande album. “Revolution Radio” ancora una volta è la prova di come i Green Day siano in grado di dare il meglio di sé.
Vi invitiamo a preordinare l’album su I-Tunes e ad acquistare la copia fisica del disco, su GreenDay.com è in vendita anche la versione esclusiva con un Lyric Book di 32 pagine!
Ma lasciamo parlare i ragazzi presenti al pre-ascolto di lunedì alla Warner, che ci raccontano cosa ne pensano del disco!
Beatrice:
Un lunedì pomeriggio che si prospettava tranquillo oramai da settimane. All’improvviso l’impossibile, aver vinto quel concorso che mi ha dato la possibilità di poter ascoltare il nuovo cd dei Green Day alla Warner Recods di Milano. Su quella terrazza dove, alle mie spalle si poteva vedere la città che ci ha ospitato, con i suoi rumori e suoni giornalieri che hanno accompagnato quella giornata.. Beh che dire, oramai sono passati 3 giorni da quel 3 ottobre.. Ascoltarlo per la prima volta alla Warner Records non ha prezzo davvero, esperienza magnifica. Parlando del cd, inizia con una canzone quasi tranquilla Somewhere Now, per poi spezzarsi con Bang Bang che la segue, alzando sempre di più i toni andiamo sulle note di Revolution Radio, e l’andatura sembra complicarsi con Say Goodbye, per poi semplificarsi sulle note di Outlaws, sembra quella melodia che si canta per addormentare i bambini per farli sentire al sicuro e dove Billie ha tirato fuori se stesso. Aggredendo successivamente il cd con Bouncing Off The Wall, melodia che assomiglia a una ballata contry. Arrivando a Still Breathing ciò che dà la magia a tutto l’insieme, divertendosi sulle note di Youngblood, enfatizzando irrompe Too Dumb To Die con la sua energia e divertimento con quegli strumenti innovativi, ma quasi al termine troviamo Troubled Times, un sound molto divertente e utilizzando dei suoni mai sentiti, arrivati quasi sulla fine del cd troviamo Forever Now, divisa in 3 parti dove ogni pezzo ha un suo andamento che ti sembrano 3 differenti canzoni e infine come finale abbiamo Ordinary World canzone melodica semplice e piena di sentimenti. Ogni canzone ha il suo sound, il suo ritmo, che ascoltate singolarmente a molti non danno senso di un qualcosa, ma se le ascolti assieme ti si raddrizzano i peli come se ti stessero facendo impazzire, sono 44 minuti di piacere, di ritmo costante e di controllo di ciò che hanno creato.. Dei nuovi Green Day, sono presenti nelle mie orecchie.. Ma l’amore è sempre lo stesso..
Gabriele:
Quest’esperienza non solo è stata particolare per aver potuto accedere ad una struttura così importante, ma anche perché quello che si poteva percepire nell’aria era qualcosa di magico. Ritrovarsi con persone sconosciute provenienti da tutta Italia ad ascoltare in anteprima il nuovo album della tua band preferita non capita tutti i giorni. Il punto forte è proprio la passione per quella musica che ci ha permesso di legare subito e condividere così al meglio quell’esperienza indimenticabile. Sono fiero del nuovo album dei Green Day perché è ciò che i fan non si aspetterebbero mai di sentire ed è diverso da ciò che avrebbero desiderato. La band è cresciuta, ha maturato interessi, punti di vista, ma soprattutto emozioni che intaccano il loro stato d’animo, e qual è il modo migliore per mostrarle agli altri se non con la musica? Ritengo che sia inutile pretendere un album American Idiot, perché se Revolution Radio fosse stato simile non avremmo mai potuto sentire la svolta della band. Il fatto che non ci sia la presenza di un produttore, a mio avviso, è stata la chiave per ottenere il risultato migliore. I pezzi sono strutturati con molta cura, ma i testi sono punto forte. “Parla di te stesso, delle tue paure ed insicurezze, e potrai salvare coloro che ti ascoltano”, questo è ciò che mi ha trasmesso ogni singola canzone di quell’album. Non è un concept album, ma tutto sembra percorrere un filo logico, un percorso, ma per comprenderlo meglio c’è bisogno di più ascolti. Al diavolo tutti coloro che hanno avuto fretta di giudicare Revolution Radio (ascoltando la versione leaked) in maniera negativa, prima di poter parlare bisogna comprendere, ed è proprio questo il modo per poterne capire la grandezza. I Green Day sono tornati con un nuovo stile, ed è giusto rimanere “sorpresi” di fronte a questo cambiamento, ma questo, secondo me, è l’inizio di un altro percorso che riscuoterà un enorme successo.
Isabella:
Lunedì 3 Ottobre ho vinto un contest tramite la pagina Greendayitaly.com in cui ho potuto partecipare all’anteprima mondiale presso gli studi della Warner Music Italy di Milano, l’ascolto di “Revolution Radio” dei Green Day che uscirà il 7.10.2016. Che dire, già il fatto di essere stata negli studi della Warner è stata un’emozione fantastica, per me poi che sono musicista è stato un sogno. In questo periodo in cui sono usciti singoli come “Bang Bang” – “Revolution Radio” e “Still Breathing” , ho letto molti commenti sul web di fan in cui dicevano che appunto i Green Day avevano preso molto spunto ad American Idiot, 21st Century Breakdown, invece dopo aver ascoltato l’album posso dire che sì, qualcosa di American Idiot, 21st Century Breakdown, ma questo è un album a sé. Il fatto che sia un’auto produzione ha aiutato molto i Green Day stessi ad esprimere ciò che loro hanno dentro, con quest’album si può capire a fondo che Billie Joe ha scavato realmente dentro di sé, Tré aveva annunciato di aver messo molto alle batterie e così è stato, da batterista anche io, che appunto ho iniziato a suonare grazie a loro, mi sono piaciute un sacco. Già dopo Bang Bang io stessa ho chiamato il mio migliore amico per dirgli … Ok,sono tornanti, sono loro! … In quest’album c’è molto Green Day, the Who, anche un po’ di pop-punk, però hanno centrato in pieno e non vedo l’ora di rivederli live.
Diego:
Sono passati 18 anni da quando li ho ascoltati per la prima volta e siamo ancora qui, trepidanti per ascoltare in esclusiva il nuovo album dei Green Day che uscirà venerdì.
Un’altra emozione aggiunta nell’album di una vita.
Grazie a Green Day Italy e Warner Music Italia per l’opportunità di condividere questa passione insieme ad altri fans.
#RevRadPreview #WarnerMusicItaly #RevolutionRadio
Revolution Radio rivoluziona l’idea che avevamo dei Green Day. Già dall’arpeggio acustico di Somewhere Now che echeggia influenze di Bruce springsteen, per poi esplodere con l’energia alla Green Day.
Bang bang è una fucilata di batteria, stacchi di chitarre e cori graffianti. Revolution Radio, una punk song stile Green Day, è il perfetto singolo che non puoi fare a meno di cantare. Interessante la strofa percussiva di Say Goodbye con la voce appena sussurrata di Billie. Still Breathing ci fa conoscere una nuova vena melodica della voce di Billie, facendoci emozionare al pensiero di quando era sull’orlo dell’auto distruzione per aprirsi poi nel ritornello come rinato in una nuova vita. La country song Ordinary world ci ricorda la malinconia di Bob Dylan e i lavori in collaborazione con Nora Jones.
Un album vario dove l’intensità sale e scende in un’altalena di ritmi punk incalzanti vecchio stile, ad arrangiamenti con riff e stacchi che ci hanno abituato da American idiot in poi, canzoni più riflessive a quelle dove energia e gioia sono le armi vincenti dei Green Day, batteria e basso vanno veloci come un treno ad alta velocità, chitarre distorte sempre potenti, testi socialmente impegnati, ma con accenni anche ad episodi personali come in Still Breathing. La voce di Billie si evolve album dopo album con nuove interessanti linee melodiche come evolve il sound di Mike e Tre e la struttura dei brani. Mettersi sempre in gioco dopo 12 album, questo è punk.
Davide:
Lunedì 3 ottobre ho avuto occasione di pre-ascoltare il nuovo l’album dei Green Day in uscita il 7 Ottobre, negli studi della Warner Italy a Milano. A parte l’emozione di essere lì in questa situazione esclusiva, ascoltarlo lì per la prima volta ha avuto tutto un altro gusto, che ascoltarlo magari in leak da casa, dico per prima cosa che mi aspettavo di trovare delle canzoni molto più “semplici” e esageratamente orecchiabili, ma in alcuni brani ho trovato una ricerca nella melodia e lirica diversa come nel brano di apertura “Somewhere Now” tra l’altro di ispirazione e suoni molto The Who, e ho subito pensato di essere davanti a uno di quegli album che hanno bisogno di più ascolti per essere capiti, mi ha fatto ricordare un po’ come mi sentivo la prima volta dopo il primo ascolto di American Idiot, che mi piaceva quello che ascoltavo, ma sentivo necessità di ascoltarlo di più per capirlo meglio! Infatti secondo me Revolution Radio è un album che ha bisogno di più di un ascolto, per essere compreso, anche nelle sue tematiche che passano da quelle più di rammarico sociale per la situazione attuale del mondo, là dove dire “we live in troubled times” sembra la frase più banale che esista, ma non lo è affatto oggi, sino a toccare tematiche nostalgiche come l’epica “Outlaws” con delle strofe che ricordano un sound anni ’50 (è questo il brano in cui Billie si è cimentato nel suonare in alcuni punti la chitarra con l’archetto da violino stile Jimmy Page). Bellissimo il collegamento tra la prima traccia e la penultima “Forever Now”, una specie di medley che potrebbe arrivare a ricordare un po’ l’intenzione di brani come “Homecoming” e quindi sempre di ispirazione molto The Who, in un finale davvero in crescendo che spinge l’emozione! Mi è piaciuta anche molto “Say Goodbye”, un brano strano per i Green Day, diverso, dai toni cupi e freschi allo stesso tempo! Mi ha colpito un po’ meno “Bouncing Off The Wall”, non che sia una brutta canzone, ma non mi ha lasciato troppo, mentre “Youngblood” è un brano tipicamente power pop, quello più semplice dell’album anche di testo, ma è fresco di un ritmo allegro, ma anche questo non è tra quelli che mi ha preso di più! in “Too Dumb To Die” il contrasto tra l’intro e poi l’esplosione della canzone invece è una figata! I tre singoli già usciti ufficialmente “Bang Bang”, la title track “Revolution Radio” e “Still Breathing” restano tra i miei preferiti dell’album, perché rappresentano a loro modo le tre sfumature dei Green Day, nello stesso ordine di cui le ho citate: la potenza ritmica, ritornelli avvolgenti e la melodia; infatti il brano che chiude l’album “Ordinary World” è pura melodia riflessiva, acustico e countryeggiante, un brano calmo per mio gusto è sempre un modo bello per chiudere qualcosa di movimentato, che sia un album o un concerto, il tutto accompagnato dal timbro medio e caldo della voce di Billie Joe, è come “l’encore” di tutto il CD. Mi sono piaciuti tantissimo i suoni, non esageratamente vintage e morbidi come quelli della trilogia, ma la giusta via di mezzo tra il grezzo e un suono lavorato e curato, quindi i suoni di ogni strumento e voci approvatissimi. In conclusione “Revolution Radio” secondo me non rappresenta il capolavoro dei Green Day, o la loro nuova “svolta” musicale, anche se io in certe cose ci ho trovato linee melodiche e dei sound mai usati prima, ma secondo me è un buon passo in avanti, per una band che ha fatto tante e sin troppe cose, e non lo trovo per nulla un lavoro poco ispirato, come invece potrei dirlo di alcuni brani della trilogia, ci trovo idee, e anche ritmi fantastici, Tré Cool ha fatto un lavoro molto superiore a gli ultimi album, e poi è un album auto prodotto, quindi quello che si sente suonare è stato davvero voluto e scelto da loro, senza intercessioni di produttori troppo impegnati a pensare a quale melodia e tonalità venderebbe meglio, un album “che sta andando proprio adesso da qualche parte” ma è consapevole di essere ascoltato “da un mondo straordinariamente ordinario”.
Giulia:
E’ stata un’immensa gioia aver potuto ascoltare il nuovo album dei Green Day “Revolution Radio” in anteprima mondiale presso la sede italiana della Warner Music assieme ad altre persone che condividono la mia stessa passione per la band.
Questo nuovo album dei Green Day mi piace davvero tanto, i nostri ragazzi hanno fatto un buonissimo lavoro ! Trovo prima di ogni altra cosa che sia un cd molto sincero dove i Green Day esprimono se stessi al massimo (è il primo album autoprodotto dai tempi di Warning) toccando sì questioni sociali e politiche ma da un punto di vista differente molto più personale e intimo.
Le 12 canzoni sono variegate e differenti tra di loro ma insieme dipingono un quadro perfetto, unico nel suo genere. Non credo che questo album possa essere paragonato a nessuno dei precedenti lavori della band, il sound è davvero eccellente e particolare. Ho subito notato il grande lavoro di Tre alla batteria, colpiscono anche i testi mai scontati, profondi, ricchi di significati intrinsechi e nella maggior parte dei casi con riferimenti autobiografici.
Le canzoni che mi hanno stupita di più e al contempo che non riesco a smettere di ascoltare sono Bang bang, Outlaws, Too dumb to die, Forever now e Troubled times.
Consiglio a tutti di comprare assolutamente Revolution Radio, dal quale penso possa comprendersi realmente l’essenza di questa grande band che suona da praticamente 30 anni e non smette mai di stupire ! Raccomando anche di andare a vedere live i Green Day perchè sono la più grande band dal vivo, danno sempre il massimo ad ogni singolo concerto, l’emozione è a mille e ci si diverte tantissimo.
Fiera di amare la musica dei Green Day dal lontano 2001.
Chiara:
Ieri ho avuto l’occasione assieme ad altra bella gente di ascoltare in anteprima l’ultimo album dei #GreenDay che uscirà ufficialmente questo venerdì.
Ringrazio la #Warnermusicitaly per l’accoglienza e il trattamento.
Esperienza unica ed emozionante, condivisioni toccanti e tanto divertimento, spero di riuscire a ripetere esperienze simili con la musica come costante e come legame tra i nostri cuori.